[BG Gruppi] Il Tempio: la Confraternita dei Mistici del Doredhel

Antefatto storico: la nascita della confraternita nell'era moderna

Sono gli anni del terribile morbo e del crescente numero di orchi su Landmar, è all’incirca il 458, prima che Eldaloth vecchia bruciasse.
Nel Doredhel continua l’opera di ricostruzione e diffusione del culto delle Dee Gweinian ed Ailyssa tra gli elfi, ad opera delle uniche due Sacerdotesse rimaste: Glena la mezz'elfa e Shila la sinoriana.
A causa degli eventi, che caratterizzano quegli anni, i riferimenti agli dei, al culto, alla fede e alla devozione si fanno sempre più frequenti e le difficoltà di diffondere una cultura religiosa nel popolo elfico del Doredhel, senza generare quegli episodi di rifiuto, di smarrimento e di un certo timore per qualcosa che poco si conosce, diventano sempre maggiori.

Il motivo che porta la Somma Sacerdotessa Shila, che guida l’ordine in quegli anni, a formare un gruppo di studiosi del culto avviene in seguito ad episodi particolari che, se all’inizio danno da riflettere, in seguito vengono interpretati dalla religiosa come un segno divino.
Gli elfi infatti sembrano recepire meglio le questioni legate alla religione e alle divinità se esposte con esempi concreti e semplici da persone, non necessariamente elfiche, non legate in alcun modo con la casta sacerdotale. Un modo quindi per raggiungere gli animi degli elfi sembra quello di far parlare loro di culto da elfi e mezz’elfi conoscitori della religione, ma che non siano troppo coinvolti spiritualmente come lo è invece una Sacerdotessa per via dell’unione mistica e profonda con le dee elfiche.

Contemporaneamente a questi eventi e riflessioni, alcuni elfi di sesso maschile e mezz’elfe manifestano una sempre crescente dedizione allo studio del culto e la ferrea volontà di supportare la casta sacerdotale nella diffusione di esso. L’accesso all’ordine sacerdotale è precluso per tradizione agli elfi e ai mezzosangue, nasce quindi l’esigenza di creare una confraternita di studiosi che apprendano e poi diffondano, divenendo parte integrante e fondamentale del gruppo religioso.




Chi sono i Mistici

Il termine “Mistico” viene ripreso in ricordo dei Mistici di Alwenion, il gruppo costituito da tutti i religiosi, ovvero le Sacerdotesse e coloro i quali non appartenevano alla casta sacerdotale ma erano ferventi devoti e collaboratori delle Sacerdotesse.
I Mistici del Doredhel hanno la differenza di non comprendere la casta sacerdotale, è un gruppo a se stante formato da elfi e mezz’elfi che possono essere definiti teologi.
Sono studiosi del culto delle due Dee elfiche, delle pratiche di diffusione della religione, studiosi e ricercatori del culto delle altre divinità. Lo scopo principale dei Mistici, che si chiamano tra loro confratelli, è la conoscenza profonda del culto e la sua semplice diffusione nel quotidiano di ogni elfo, in maniera meno rigida, ferrea, spirituale ed elevata rispetto a come farebbe una Sacerdotessa.
La confraternita studia testi, documenti, storie e dogmi preclusi ai normali fedeli che non avrebbero la conoscenza e la preparazione spirituale necessaria per comprenderne il significato. I Mistici poi diffondono la cultura religiosa con i giusti filtri senza mai però rivelare troppo sempre seguiti e guidati dalle Sacerdotesse.

Gli studiosi del culto hanno inoltre il compito di scrivere testi riguardanti le argomentazioni trattate in particolari riunioni del gruppo, rituali, scoperte e viaggi, evoluzione delle conoscenze del culto, apparizioni, segni e rivelazioni, tutto ciò insomma che costituisce la storia e le tappe fondamentali della crescita del gruppo e della vita religiosa popolare. Queste attività si collocano all’interno dell’intento di creare una biblioteca religiosa e del culto che serva da base per gli studi delle Sacerdotesse novizie e dei futuri Mistici.

I Mistici sono parte integrante dei rituali ai quali prendono parte come bardi, Maestri cerimonieri, relatori e comunque come supporto all’officiante.


La via per divenire un Mistico

Gli anni di preparazione variano da caso a caso.
Il percorso formativo è diviso in due parti: gli studi base e gli studi superiori.

Gli studi base consistono nell’acquisizione delle nozioni basilari riguardanti il culto, la sfera d’azione delle due Dee, la simbologia, i rituali, le creature legate a Gweinian ed Ailyssa, conoscenza di alcuni luoghi in Alwenion o su Landmar di particolare rilievo e la conoscenza base degli altri Dei.

Superata la prima fase e ufficializzata la carica di Mistico, si passa agli studi superiori che consistono nell’approfondimento di ogni tematica inerente il campo mistico religioso, la conoscenza di testi e conoscenze particolari, l’accesso ad alcuni dogmi e l’addestramento per divenire Cerimoniere, ovvero il comportamento e la preparazione spirituale necessarie per presenziare e partecipare ai riti religiosi. Durante gli studi superiori inoltre è prevista la stesura da parte del Mistico di almeno un volume che narri di un suo personale percorso religioso, un’esperienza, una tappa raggiunta o una visione personale di tematiche inerenti il mondo degli immortali.

Gli studi superiori vengono inoltre indirizzati verso le quattro forze della vita: la natura, il corpo, la mente, e l'espressione artistica riportate nel secondo dogma del Silleln.
Esse insieme formano equilibrio, completezza e si legano alle due Dee: di Gweinian è la natura e il corpo, di Ailyssa la mente e l'arte. Sommati costituiscono l'insieme perfetto della forza, cioè quella che dalla mente passa al corpo, si manifesta con le arti e culmina nella natura.  
Ogni Mistico percorrerà una di queste quattro strade a seconda delle proprie inclinazioni, specializzandosi in una sola di esse o arrivando, dopo molti anni di studio, a conoscerle tutte e quattro. In questo caso il Mistico è pronto per assumere la carica di Guida della Confraternita.

Storicamente questo ruolo fu di Moriagonar Glin Galen che a più di trecento anni, prima di divenire un aspirante Mistico, ha condotto studi sull’erboristeria, sull’astronomia, sulle arti bardiche ed infine si è arruolato nella Guardia Elfica percorrendo quindi tutte e quattro le vie (nel Silleln – secondo dogma -  sono il bardo, lo studioso, l’erborista e il guerriero).[/i]




Chi può diventare un Mistico

Qualunque elfo, mezz’elfo e mezz’elfa del Doredhel che manifesti quest’intenzione e viene ritenuto adatto al ruolo dal gruppo dei religiosi.
Per le elfe invece, qualora manifestasse l’intenzione di divenire un Mistico, si porrebbe maggiore attenzione alla sua preparazione con la speranza che le Madri la indichino come futura Sacerdotessa.

La scelta di entrare nell’ordine avviene per autocandidatura, per proposta da parte di una o più Sacerdotesse o per proposta da parte di altri Mistici. Prima che il “novizio” venga fatto entrare nell’ordine però viene esaminato nelle sue azioni quotidiane da tutto il gruppo religioso e presa in fine una decisione in merito alla sua attitudine riguardo la religione.
L’inizio degli studi teologici di livello superiore avviene solo dopo un segno divino che la Somma Sacerdotessa valuterà insieme al resto del gruppo.

L’accesso alla confraternita è consentito ad elfi e mezz’elfi che abbiano raggiunto una certa maturità degli anni, ma non è preclusa la preparazione di base ai giovani. Essi vengono seguiti dagli altri confratelli per un più lungo periodo, guidando le principali tappe di studio e preghiera in attesa che venga raggiunta la matura età ed il conseguente accesso agli studi superiori.


Ufficializzazione della carica

Quando la Somma Sacerdotessa ritiene che un aspirante Mistico sia pronto per ricevere ufficialmente l’incarico, celebrerà una cerimonia di iniziazione aperta solo al gruppo dei religiosi. Il conferimento della carica non vuol dire necessariamente che il mistico abbia concluso del tutto gli studi base, è più un riconoscimento di fronte alla comunità religiosa del merito di studio e spirituale.
Il luogo del rito, che varia di volta in volta, è sempre comunicato pochi giorni prima e deve rimanere segreto agli esterni.
Durante il rituale la Somma Sacerdotessa fa pronunciare ai Mistici da ufficializzare dei giuramenti riguardanti la promessa solenne di seguire e servire il culto per sempre, tramite quattro giuramenti. Il Mistico inoltre è esortato a fare un breve discorso sulla sua esperienza e sui suoi obbiettivi.

Dopo l’ufficializzazione ogni nuovo Mistico riceverà un nome in lingua antica dei padri che ricordi il segno ricevuto dalle Dee. Da quel momento in poi i confratelli conosceranno il Mistico con il suo nuovo nome. Al termine del rito il Mistico riceverà la tunica dell’ordine che dovrà indossare ad ogni incontro, rituale e tutte le volte che ne sentirà il desiderio.

Da questo momento in poi il Mistico avrà accesso ai testi sacri più importanti e potrà iniziare gli studi superiori.

In seguito il nuovo Mistico verrà presentato all’intera comunità, con un incontro apposito o in occasione di qualche occasione sociale, per rendere nota la carica conferita e la funzione di guida religiosa che il Mistico assume nella società elfica.




Il rituale

La Somma Sacerdotessa, che conferisce la carica di Mistico alla presenza del gruppo dei religiosi, farà pronunciare all’aspirante quattro giuramenti che seguono il discorso introduttivo:

“Ti prepari oggi ad intraprendere un nuovo cammino, impegnandoti a servire le Dee. Devi essere disposto ad imparare dai tuoi superiori ed avere fiducia assoluta nelle Sacerdotesse ascoltando ogni consiglio, rimprovero o apprezzamento che ti sarà rivolto facendolo tuo come un piccolo ma prezioso tassello di un mosaico che, con l’ausilio di altri, acquisterà una forma ben definita con il passare del tempo, in seguito all’aumentare della tua esperienza.
Le cose che ancora dovrai imparare sono molte, ora dunque ti chiedo: sei disposto ad intraprendere tale cammino?”
[Segue risposta e breve discorso dell’aspirante Mistico]


Primo giuramento (S=Sacerdotessa, M=Mistico):
S: “Prometti fedelta’ alle Madri, alle Sacerdotesse, alla Confraternita e al popolo degli Elfi, nel nome di Gweinian ed Ailyssa?”
M: “Si’, con rispetto nel nome di Gweinian ed Ailyssa”

Secondo giuramento:
S: “Prometti di diffondere il culto ed infondere fede al popolo elfico con umilta’, nel nome di Gweinian ed Ailyssa?”
M: “Si’, con devozione nel nome di Gweinian ed Ailyssa”

Terzo giuramento:
S: “Prometti di non rivelare cio’ che non ha da esser rivelato ed invece rivelare con dedizione cio’ che ha da essere insegnato, nel nome di Gweinian ed Ailyssa?”
M: “Si’, con onore nel nome di Gweinian ed Ailyssa”

Quarto giuramento:
S: “Prometti di tener fede ai giuramenti fatti e alla tua missione finche’ le Madri non ti chiameranno a loro, nel nome di Gweinian ed Ailyssa?”
M: “Si’, con gioia nel nome di Gweinian ed Ailyssa”

Il rito si conclude con la consegna della tunica del Mistico che verrà indossata in una locazione apposita nei pressi del luogo del rituale. La Sacerdotessa conferisce il titolo ed il nome con il quale in nuovo Mistico verrà conosciuto dai confratelli:

S: “Per volere di Gweinian ed Ailyssa, alla presenza delle Sacerdotesse e della Confraternita, su questa terra e sotto questo cielo, Regni delle Madri, uditi i tuoi giuramenti, io ti conferisco il titolo di Mistico.
Con rispetto, devozione, onore e gioia da oggi tu sarai [nome in lingua antica che ricorda il segno ricevuto dalle divinità] figlio e Mistico delle Madri.
Possa il tuo cammino essere luminoso. Che Gweinian ti guidi ed Ailyssa ti incanti”  


Uscita dalla Confraternita

Dopo aver pronunciato il giuramento, che segna anche l’inizio degli studi superiori, non sarà possibile lasciare la Confraternita dei Mistici. Il teologo che ha ricevuto il segno e giurato l’assoluta fedeltà alla causa non potrebbe mai pensare di allontanarsi dal suo intento.
Tuttavia casi particolari o eventi di un certo rilievo possono indurre la Confraternita o la casta sacerdotale a decidere per l’estromissione dal gruppo di un membro, lasciando la decisione ultima alla Somma Sacerdotessa.
Tale evento verrebbe vissuto dall’intero gruppo come una perdita assai peggiore della morte, paragonabile forse solo al suicidio poiché vorrebbe dire aver tradito le Dee, la Confraternita o aver commesso azioni molto gravi nei confronti della comunità elfica o di un singolo elfo.
Il rito di estromissione dalla Confraternita sarà pubblico, aperto a tutti gli elfi e prevede l’obbligo di restituire la tunica dell’ordine e il disconoscimento del nome da Mistico. Da quel momento in poi il gruppo dei religiosi indicherà il non più Mistico come “I Gwarth” il traditore.



Nota finale

Nei testi religiosi verrà indicato il 463 quale anno di fondazione della Confraternita dei Mistici. In quell’anno è avvenuta la prima apparizione nei territori elfici del Signore degli Unicorni, figlio della dea Gweinian, evento che ha infuso speranza e fiducia all’intero gruppo dei Mistici che si stava formando e che la Somma Sacerdotessa ha inteso come segno dell’approvazione delle Dee per il percorso intrapreso.