L'ELFO CHIARO Premessa: L'elfo chiaro di The Gate è una razza molto particolareggiata nel suo background. Interpretare l'elfo chiaro vuol dire conoscere all’atto della creazione del pg, tutta una serie di caratteristiche senza le quali si rischia di incorrere in un gioco che va contro la caratterizzazione di questa razza.
Gli elfi chiari vivono in comunità formate solo da elfi, quindi è sconsigliato scegliere questa razza per chi volesse interpretare un pg girovago, che si mescola ad altre razze o un pg mercante. Stesso discorso vale per chi volesse interpretare un pg dedito ad attività di brigantaggio.
Interpretare un elfo chiaro vuole dire seguire una caratterizzazione ben consolidata e articolata, contribuendo così all'arricchimento delle comunità elfiche che si propongono di sviluppare un gioco in linea con il background di questa razza.
Da questo ceppo hanno origine gli elfi ambrati di Chalal e gli elfi neri (Ousst'viiryn) che vivono sull’isola di Rasserim.
Cenni storici:La cultura di origine degli elfi giocati su TG si trova in Lossendor, un'isola continentale molto a nord di Landmar.
Stravolgimenti climatici della terra di origine li portarono ad emigrare su quest'isola (Landmar) e a colonizzarne la parte settentrionale. Gli elfi ne popolarono la penisola a nord-est, il Doredhel (terra degli elfi nel linguaggio elfico antico), ed eressero nella grande foresta che chiameranno "di Alwenion", una città con lo stesso nome.
Nei secoli successivi, al fine di contrastare il pericolo di invasioni orchesche da Rasserim attraverso il periodico affiorare del lembo di terra che unisce le due isole, fu fondato un avamposto proprio in quelle terre inospitali da sempre brulicanti di orchi e nacque così la città di Sinor.
Giunti su Landmar dunque, gli elfi sono numerosi, amichevoli e, vista anche la lunga vita che li contraddistingue, molto sofisticati come cultura. È una società che viveva già in armonia con l'ambiente in cui si trovava ma che una volta in queste terre rafforzerà ancora di più questa spiritualità, tanto da far sì che alcuni di loro finiscano con l'unirsi in modo indissolubile con le creature fatate dimenticandosi di tutta la cultura cui erano legati e perdendosi in una vita più mistica e immateriale
[vedi profilo elfo selvaggio].
Nelle prime apparizioni su Landmar i rapporti con i nani risentono di qualche tensione, ma per diverse ragioni col tempo si appianano, per poi tramutarsi in alleanza nella lotta contro un nemico comune. Il rapporto con gli umani invece è molto variabile in base al periodo storico e alle condizioni socio-politiche: si scopre addirittura una compatibilità genetica che porterà a unioni miste
[vedi profilo mezzosangue].
La razza rivale è senza dubbio quella degli orchi viste le continue guerre in entrambe le isole e la natura distruttiva di quest'ultima, mentre molto particolare è il rapporto con tutte le creature di Gweinian e le razze che popolano la foresta e non solo (spiegheremo più in dettaglio in seguito).
Dopo millenni di reggenze solide e prosperose, la corruzione e il degrado si impossessarono della vita politica tipica della citta di Alwenion, riducendo alla miseria materiale e morale un popolo altrimenti florido. La crisi politica e sociale ebbe il culmine nell'anno 10 del calendario umano quando, alla nuova ciclica bassa marea, gli orchi superarono il blocco di Sinor per giungere su Landmar.
Gli elfi della capitale fuggirono quando martellanti notizie dell'avanzare inarrestabile delle forze orchesche giunsero alle orecchie della gente, combinandosi al pesante disagio sociale già esistente e alla leggera differenziazione culturale che piano piano si stava manifestando da quando l'avamposto era stato fondato. Vi fu quindi una profonda spaccatura tra gli abitanti delle due principali regioni del regno elfico: Alwenion e Sinor.
Gli attriti fra queste due etnie infatti furono principalmente dovuti alla differente situazione in cui vivevano le due entità del Regno: Sinor era costretta a dipendere dalla madrepatria come materie prime e produzioni artigianali per mantenere un forte controllo alle frontiere, continuamente minacciate dalla scorribande orchesche, mentre il Regno Alwenion in Landmar vedeva col tempo perdere di senso il troppo oneroso controllo sulla Terra degli Orchi e percepiva Sinor come una città che stava sfuggendo al controllo del Regno..
L'accusa dei sinoriani è duplice nell'occasione della caduta: la prima è di vigliaccheria per l'abbandono di Alwenion (dalle cui spedizioni di rifornimenti sapevano bene che dipendeva l'esistenza dell'avamposto), la seconda per il disinteresse verso Sinor, che costituiva come estensione quasi un terzo del Regno Alwenion e stava infatti contenendo bene la minaccia orchesca.
Di contro invece gli Alwenion erano una fazione molto più pragmatica e poco incline a intraprendere azioni puramente belliche e in stile eroico. Gli elfi in Landmar erano infatti per lo più civili, artigiani e studiosi, e scarso sarebbe stato il contributo che avrebbero potuto dare in tal senso, cosa che a loro modo di vedere i sinoriani non ebbero mai la saggezza e la razionalità di comprendere e accettare.
I sinoriani infatti aborrivano la morte ed il sangue tanto quanto i loro cugini d'Alwenion, ma erano costretti a stringere i denti e cercare di superare questa violenza, per non soccombere di fronte agli orchi.
L'orco infatti è una razza che è portata allo sterminio della vita, l'esatto contrario della filosofia elfica, di stampo invece prettamente pacifico e rispettoso di ogni forma di vita e solo questa differenza tra i due fronti poteva giustificare e legittimare una tale guerra da parte degli elfi.
L'arrivo degli orchi dunque segnò la fine del regno degli elfi su Landmar, tutti gli insediamenti furono distrutti, tranne Alwenion, che si dice non fu mai presa, e che la leggenda vuole sia da qualche parte, perduta nella foresta, probabilmente sotto la protezione di Gweinian stessa.
Dopo la caduta di Alwenion e dopo oltre un secolo e mezzo di resistenza a guerre e carestie, il medesimo destino segnò anche la fine di Sinor. Le bianche mura e i pochi valorosi superstiti non bastarono a contenere la marea orchesca. Correva l'anno 175.
L'invasione orchessa causò anche la fine di quell'unione che aveva caratterizzato per oltre dieci millenni questa razza, anche nei più semplici rapporti con le altre con cui ormai era a contatto, divenendo un popolo decadente e quindi soggetto a derisione ed emarginazione, da cui scaturì di rimando un sentimento di rancore e razzismo.
Per ricucire lo strappo quindi non basteranno tre secoli e solo al termine del quarto, con una nuova riunificazione in Landmar, i primi contrasti cominciarono ad essere appianati e messi da parte in funzione di una rinascita socio-culturale.
Culti e credenze:https://elfideldoredhel.forumattivo.com/t5-bg-usi-credenze-e-leggendeConsigli di Gioco:https://elfideldoredhel.forumattivo.com/t4-guide-l-elfo-di-landmar-consigli-di-gioco-e-elfo-in-pilloleTratti somatici e fisici:In generale gli elfi sono esseri antropomorfi con notevoli similitudini con la diffusa razza umana.
Leggermente più piccoli di statura e di corporatura mediamente più esile di quest'ultima gli elfi hanno orecchie che terminano a punta, lineamenti più delicati e movimenti agili associabili al loro stretto legame con la vita naturale.
I loro occhi sono in grado di vedere il calore prodotto dagli esseri viventi, permettendo loro di individuare presenze anche nel buio totale. Hanno una vita media che si aggira intorno ai 450 anni ma possono arrivare in alcuni casi fino a 700 grazie alla dilatazione del tempo data dalla maledizione del cerchio, mentre la maggiore età si aggira infatti attorno ai 160 anni.
CAPELLI: nero corvino e varie gradazioni di biondo, più si va avanti con gli anni più i capelli dovrebbero assumere un colorito argenteo, il bianco come colore dei capelli di un elfo può essere solo dovuto a fattori eccezionali (traumi) e non all'età. Il castano è un colore invece meno presente ma che a volte si è manifestato soprattutto in giovane età.
Particolare precisazione va fatta per la barba: l'elfo in generale ha il volto completamente glabro in qualunque stadio della vita, ma eccezionalmente si incontrano individui a cui ne cresce, in età molto avanzata, una vera e propria e anche il resto del corpo, comunque, è privo di peli (quindi non si dovranno vedere né elfi barbuti né elfi pelosi).
OCCHI: frequente presenza di color verde smeraldo, grigio cinereo, azzurro acqua, ma anche castano chiaro, mai rossi, se non a causa di qualche malattia che però ne compromette la funzionalità fino, in alcuni casi, a negarla del tutto (cosa molto sconsigliata quindi).
COLORE DELLA PELLE: di colore chiaro, ma con sfumature che vanno dall'olivastro (non troppo scuro) al cereo color della luna (molto pallido), secondo la discendenza familiare.